CAMPIONATO MONDIALE DI PESCA CON CANNA DA NATANTE PER SQUADRE NAZIONALI E INDIVIDUALE

Pornichet (Francia), 16-17 Settembre 2009

La nazionale italiana è giunta prima al Campionato mondiale seniores di pesca specialità canna da natante, conclusosi il 17 Settembre a Pornichet in Francia.

Nelle gare individuali il 1º posto se lo è aggiudicato l’italiano Marco Volpi e il 3º posto assoluto è andato a Paolo Nicoletti, atleta della nostra Associazione, componente all’esordio in nazionale.

18 erano le nazioni partecipanti al Mondiale assoluto e gli azzurri erano assenti dal podio da due anni, dopo aver vinto il titolo nel 2005 e una medaglia di bronzo nel 2006. Per maggiori informazioni visitare www.fipsas.it

CRONACA DI UN TRIONFO

Una tanuta catturata

Una tanuta catturata

Abbiamo programmato tre giornate di prova per testare i campi di gara e mettere a punto le attrezzature e le tecniche da impiegare, anche se ovviamente siamo già preparati sulla base di alcune informazioni avute in precedenza. Come spesso succede però le indicazioni tratte dalle uscite in mare in loco ci inducono ad una revisione di alcune lenze e suggeriscono l’utilizzo di nuovi accorgimenti tecnici. Il problema più grave che ci troviamo ad affrontare infatti, sin dal primo giorno, è quello dei continui incagli con conseguente perdita dei braccioli (quando va bene) e spessissimo anche di tutta la lenza. Di qui la scelta (forzata) di utilizzare gli “strappini”, che in caso di incoccio del piombo favoriscono lo sgancio di quest’ultimo consentendo di recuperare le eventuali prede allamate. Si “viaggia” comunque alla media di 30 piombi persi a gara da 130 - 150 gr. in quanto il basso fondale e la non eccessiva forza della corrente non giustificano l’utilizzo di zavorre più pesanti.

Essendo obbligatorio il rilascio dei pesci la classifica di barca si baserà esclusivamente sul numero delle catture seppur differenziandosi nel punteggio da specie a specie. Il takò (busbana o pesce nudo) è la preda prevalente ma vale però un solo punto contro i tre della tanuta, i 4 del pollak e i 5 del grongo, anch’essi presenti anche se in maniera molto più ridotta.

Pur essendo preparati a tutte le evenienze, con lenze particolari per i gronghi, costruite con il jig al posto del piombo e un bracciolo sotto da circa 25 cm dello 0,80 più polipetto multicolor a coprire l’amo del 3/0, decidiamo di puntare maggiormente sulla pesca dei takò ritenendola sicuramente vincente con due tipi di lenze: una molto raccolta con braccioli corti e amo pescatore per la pesca sotto barca e una con i tre ami sopra per il lancio, diametro dei travi fino allo 0,35 e dei braccioli 0,30 con ami nº 5 e 6. Le canne che utilizzeremo sono le stesse che solitamente impieghiamo in Italia con mulinelli imbobinati con nylon dello 0,30 e 0,35. L’organizzazione fornisce diversi tipi di esca la cui preparazione risulterà di fondamentale importanza; le sardine vanno sfilettate e “condite” con le loro interiora per renderle più appetibili e il tutto legato con il filo elastico, poi calamari e gamberi preparati come da manuale e seppie e vongole da utilizzare negli inneschi combinati.

Un grongo catturato

Un grongo catturato

Purtroppo troviamo sempre un forte vento da nord, nord-est che limita non poco la possibilità di effettuare le prove con la necessaria accuratezza e visto che le previsioni non danno cenno di miglioramento ci impostiamo al meglio per la pesca nel campo di riserva situato attorno alle 2 miglia dalla costa con fondale roccioso attorno ai 12 - 18 mt., scelta azzeccata poiché la prima prova verrà effettuata proprio lì. Alla vigilia della prova ufficiale il CT Marchi comunica la formazione titolare che vede Meloni partire da riserva ma con l’opzione di entrare sin dalla seconda gara al posto di chi porterà un risultato peggiore del 2º di barca (18 barche da 5 concorrenti ciascuna).

Il sorteggio ci affida due scontri diretti con la Francia ma buon per noi ai “galletti” capitano Volpi e Volpini e dovranno quindi accontentarsi di un 4º e un 2º di barca, così con i due primi dei due nostri fenomeni più quelli di Nicoletti e Salvatori Mauro vinciamo la prova con i transalpini che finiscono addirittura quarti di giornata. Lo spagnolo Sepulveda Guerrero Juan fa l’assoluto con ben 432 catture!

Nella seconda prova entra Meloni al posto di Salvatori Domenico, gara fotocopia di quella del giorno precedente e sempre nel campo di riserva ma al solito vento si aggiunge anche una fastidiosissima pioggia battente, non ci ferma: primi di barca per Volpi, Meloni, Salvatori Mauro e Nicoletti che farà addirittura l’assoluto di giornata con 230 punti, 2º di barca invece per Volpini in una gara condizionata da continui spostamenti tattici organizzati dai suoi avversari. Con questi risultati finiamo a pari penalità con la Francia che però vince la giornata aiutata da una “elastica” interpretazione del regolamento. Niente è perduto basta piazzarci almeno secondi nella terza ed ultima giornata e il titolo sarà nostro matematicamente.

Paolo Nicoletti

Paolo Nicoletti

Non c’è praticamente tempo per recuperare le energie perché al rientro dalle gare si devono reintegrare tutte le lenze, gli strappini e i piombi persi, e non si dorme per più di 5 ore a notte da ormai 10 giorni, la stanchezza fisica e mentale si fa sentire, le mani sono distrutte, ma l’adrenalina e la consapevolezza di poter raggiungere il massimo traguardo ci danno una carica incredibile.

Ancora campo di riserva, usciamo in mare con l’obiettivo minimo di vincere ognuno la nostra barca poi si vedrà... Salvatori e Nicoletti vincono le rispettive barche sul filo di lana dopo una lotta all’ultimo pesce giocata anche sul piano nervoso contro le tattiche ostruzionistiche degli avversari. Volpini e Volpi invece lo fanno alla loro maniera, surclassandoli. Finiamo secondi di giornata dietro alla Francia ma ci basta, l’iride è nostra! A completare il trionfo azzurro arriva anche l’oro individuale di Volpi e il bronzo di Nicoletti che al suo esordio in nazionale va oltre ogni più rosea aspettativa.

Passiamo la mattinata seguente a chiudere ed imballare tutto il materiale e le attrezzature e ci avviciniamo al momento della cerimonia di premiazione in un clima di totale euforia, nel villaggio veniamo continuamente fermati dagli avversari che vogliono complimentarsi per la nostra vittoria, a bocce ferme sono tutti più buoni... chissà com’è...

E’ un palasport gremito di pubblico il teatro della premiazione finale con tanto di mega-podio e pennoni per le bandiere nazionali. L’atmosfera è calda, non possiamo però non notare i musi lunghi dei francesi: gli è andata di traverso e non è che ci facciano proprio una gran bella figura...

Noi invece tra cori, applausi e continue strette di mano, godiamo godiamo e godiamo...

Siamo Campioni del Mondo!!!

Paolo Nicoletti

La squadra nazionale italiana

La squadra nazionale italiana


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